Tuesday, 6 December 2011

PORTO BENE AL FULHAM

Venerdì mattina camminavo nei dintorni di Hammersmith un po' preoccupato per mia sorella che era ricoverata al Charing Cross Hospital per un intervento chirurgico. Per rilassarmi ho preso Fulham Palace Road e mi son diretto sul lungo Tamigi, in un'oasi di pace e tranquillità immersa nel bel mezzo della vivace e sempre movimentata parte ovest di Londra. Ho passeggiato verso sud per circa un miglio, cominciando a scorgere la sagoma del Craven Cottage, uno degli stadi più affascinanti di Londra, recentemente ristrutturato senza minimamente perdere la sua fisionomia tradizionale. Se c'è uno stadio "all'inglese" , bè, questo è proprio il Craven Cottage. Una tribuna si affaccia direttamente sul fiume, quella opposta dà su Stevenage Road con la biglietteria, l'ingresso principale, il negozio ufficiale e un piccolo caffè. Alla destra il quieto Bishop Park, attraversato il quale si arriva alla più vicina fermata della Metropolitana, Putney Bridge sulla district Line. Il Fulham è l'esempio di come si possa stare ad alti livelli senza diventare un club da carta patinata. Ormai stabilmente in Premier, non ha regalato il nome del suo stadio a uno sponsor (vedi Arsenal o Manchester City), resta legato a una dimensione di "squadra di quartiere", con le case delle strade limitrofe che nascondono le tribune e il profumo di un calcio che se ne sta andando definitivamente.  Eppure il ricco Al Fayed, da quando rilevò il club, ha portato i Cottagers dal quasi fallimento alla presenza fissa nella massima serie con tre partecipazioni europee di cui una culminata con la finale di Europa League persa due anni fa con l'Atletico Madrid.
Stamford Bridge, casa del Chelsea, con le luci della ribalta sempre accese, dista poco più di un chilometro da qui, se si imbocca Fulham Road verso nord. Ma io ero felice di essermi rintanato al Craven Cottage per calmare i miei pensieri. E forse , chi lo sa, ho anche portato bene al Fulham che tre giorni dopo, nella sua casa, ha battuto 1-0 il Liverpool nel monday night.
Una vittoria importante perchè i cottagers si tirano fuori dalle acque perigliose della zona retrocessione e vanno a incrementare il già numeroso gruppo di squadre di metà classifica (ora sono ben 8 in un solo punto dal nono al sedicesimo posto). Sopra questo gruppone si è issato invece lo Stoke City, vincendo sul campo dell'Everton e portandosi in ottava posizione, la prima "delle altre" per così dire.
Il Liverpool, restando settimo, perde l'occasione di agganciarsi al treno buono delle squadre che rincorrono il quarto posto. Troppo discontinui i reds, capaci di battere chiunque ma anche di perdere a Craven Cottage, dove l'atmosfera di un calcio che sta sparendo non impedisce certo di battere chi è più ricco, più potente, più forte.

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