Tuesday 30 August 2011

LUOGHI COMUNI

Qualche giornalista italiano prosegue con argomentazioni risibili una difesa oramai senza senso della serie A. Dopo lo stratosferico sabato inglese, con lo spettacolo di City e United, qualcuno in Italia, dall'alto del suo soglio pontificatore
 e con la consueta puzza sotto il naso dei latini, ha affermato: "bè tutti questi gol testimoniano lo scarso equilibrio che c'è nella Premierleague, dove due squadre sono nettamente più forti delle altre. In Italia non succederebbe mai, le grandi posssono perdere ovunque, mentre in Inghilterra alcuni risultati, quando le grandi incontrano le piccole, sono scontati". Spiegate voi a questi signori che Arsenal e Tottenham non sono piccole! Non fosse altro perchè sono le due squadre con più tifosi della città più grande dell'Europa occidentale...
Francamente siamo anche stanchi di rispondere a queste farneticazioni: la vecchia storia secondo cui ogni partita nel campionato italiano è difficile mentre in Inghilterra, Spagna e Germania ci sono ancora le formazioni materasso è smentita ampiamente dai fatti. Tanto per non andare troppo indietro nel tempo l'anno scorso il Bari era retrocesso già a 10 giornate dalla fine, come una vera squadra materasso,  mentre in Inghilterra è stata lotta selvaggia per la salvezza fino all'ultimo minuto per ben 6 squadre fra cui poi sono uscite retrocesse a sorpresa Birmingham City, Blackpool e West Ham. Vogliamo poi parlare dei tanti risultati aggiustati nelle ultime domeniche della serie A quando in Premier nessuno toglie la gamba anche senza obiettivi di classifica? Siamo sicuri che per il Manchester United sia facile vincere a Fulham o a Sunderland di fronte a stadi pieni, mentre l'Inter farà sempre fatica a Chievo o a Lecce davanti a non più di 10.000 paganti, metà dei quali sono suoi tifosi? Che le due di Manchester siano quest'anno un passo avanti a tutti è noto, ma alla fine l'Arsenal entrerà probabilmente fra le prime quattro anche quest'anno assieme al Chelsea, mentre il Tottenham non uscirà dalle prime otto.L'equilibrio nel nostro calcio è pari e non superiore a quello degli altri campionati maggiori del continente. Se l'Italia non la fa finita con questi luoghi comuni non uscirà mai dalla crisi che ha portato il suo calcio a essere ormai al quinto posto come livello qualitativo in Europa, dopo Inghilterra, Spagna, Germania e Francia. E occhio a Russia e Portogallo.

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